lunedì 2 giugno 2014

Installazioni militari a Cuba

 
Numero 1 di 8 marzo inizio paragrafo A in occasione viaggio a Santiago avuto notizia di grandi installazioni militari montagna Provincia de Oriente stop dette costruzioni troppo grandi per essere rivolte contro piccole bande di ribelli stop voci di estesi diboscamenti mascherati da incendi naturali stop contadini di numerosi villaggi forzatamente arruolati trasporto carichi di pietre.
(Comunicazioni in codice fornite da Wormold sull'installazione di basi militari in territorio cubano) 
 
 
 
 
Nota storica
Sabato 20 ottobre 1962 -  Ore 19 di Washington. L'America, e il mondo intero, ricevettero il pugno nello stomaco che in molti sapevano probabilissimo, ma che tutti speravano non arrivasse mai: il presidente Kennedy apparve in televisione per annunciare che, in base a prove irrefutabili, era stato accertato il fatto che una serie di basi militari a carattere offensivo si stesse allestendo nell'isola di Cuba. Fu da subito chiaro che lo scopo di quelle basi non potesse essere altro che quello di fornire la capacità di disporre di una forza di urto nucleare contro l'emisfero occidentale. Kennedy proseguì precisando che le basi missilistiche individuate tramite le foto scattate dagli aerei U-2 erano probabilmente di due tipi, il primo per il lancio di missili balistici in grado di colpire Washington, Panama, i centri del Messico e qualsiasi punto nel settore sud-ovest degli Stati Uniti, mentre il secondo tipo poteva effettuare il lancio di missili in grado di colpire la maggior parte delle città dell'emisfero occidentale, dalla baia di Hudson in Canada, fino a Lima in Perù.
 

Cenni sui missili intecontinentali
Un missile balistico intercontinentale (comunemente detto ICBM, acronimo dell'espressione inglese Intercontinental Ballistic Missile) è un missile per il trasporto a lungo raggio di ordigni nucleari che, utilizzando una traiettoria balistica, raggiunge altezze significative, inclusa una parte di volo suborbitale e traiettorie parzialmente orbitali. Un ICBM si distingue da altri missili balistici come gli IRBM o gli SRBM per la gittata sensibilmente maggiore (superiore a 5.500 km[1]), che è spesso limitata da accordi politici e di controllo delle armi.
I primi ICBM formavano la base di molti razzi vettori, di cui il primo in assoluto fu il sovietico Semyorka (o Semerka). Tra gli altri l'Atlas, il razzo Delta, il Titan e il Proton. Gli ICBM moderni sono generalmente più piccoli dei loro predecessori (grazie al miglioramento dell'elettronica e a testate esplosive più piccole e leggere), ed usano combustibile solido, il che li rende meno utili come razzi vettori.
 
Il razzo vettore R-7 "Semyorka" è stato il primo ICBM della storia e fu progettato dall'Unione Sovietica



Nessun commento:

Posta un commento