Ci troviamo a Cuba, nel 1958, in piena Guerra Fredda. L’isola caraibica è scossa da una guerrilla
interna fra i rivoluzionari castristi e le forze governative del dittatore
Fulgencio Batista. Il potere dittatoriale
era sostenuto dal governo americano ma stava per essere ribaltato dal
rivoluzionario Fidel Castro. Nel romanzo si fa infatti riferimento a zone dell'isola controllate dai
ribelli castristi e, dunque, poco sicure per gli stranieri. A quell'epoca Cuba doveva essere un crocevia
dello spionaggio internazionale, un ottimo terreno quindi per ambientarvi un
romanzo.
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